Viaggio in camper e roulotte tra i monasteri e gli eremi d’Italia

Se amate i panorami, la natura incontaminata e la pace dei luoghi spirituali, un viaggio in camper tra i monasteri e gli eremi d’Italia è un’esperienza che non dimenticherete facilmente.

L’Italia è disseminata di antichi luoghi di raccoglimento: monasteri immersi nel verde, eremi scavati nella roccia, abbazie che si specchiano nei laghi o svettano sulle colline. Ogni tappa racconta secoli di storia e accoglie i viaggiatori con un silenzio pieno di significato.

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Tra silenzi e panorami: i monasteri più suggestivi d’Italia

Piemonte – La Sacra di San Michele e le Alpi della Val di Susa

Pochi luoghi riescono a unire storia, spiritualità e paesaggi spettacolari come la Sacra di San Michele. Situata sul Monte Pirchiriano, all’ingresso della Val di Susa, questa abbazia millenaria domina la vallata con la sua imponente architettura e le sue pietre intrise di leggenda. È uno dei siti religiosi più iconici d’Italia e ha ispirato Umberto Eco per il celebre romanzo Il nome della rosa.

La salita alla Sacra è già di per sé un’esperienza mistica: il sentiero parte dal borgo di Sant’Ambrogio di Torino e si snoda tra boschi di castagni e faggi, con scorci mozzafiato sulle Alpi. In alternativa, potete raggiungerla in camper o caravan fino al parcheggio sottostante e poi salire a piedi per l’ultimo tratto, lungo la cosiddetta “Scala dei Morti”, una scalinata ripida ma suggestiva che conduce all’ingresso dell’abbazia.

Una volta in cima, la vista ripaga ogni sforzo: di fronte a voi si apre la Val di Susa, incorniciata dalle cime del Monte Rocciamelone e del Monte Musinè. All’interno del complesso monastico potete ammirare la Porta dello Zodiaco, scolpita nell’XI secolo, e la Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita su antiche rovine romane. Ogni angolo trasmette un senso di pace e grandezza, come se il tempo si fosse fermato.

E per coronare l’esperienza, lasciatevi tentare dai sapori piemontesi: un piatto di tajarin al ragù di salsiccia, un po’ di bagna cauda condivisa tra amici camperisti e, per finire in dolcezza, un bonet al cioccolato e amaretti.

Trentino-Alto Adige – Il Monastero di Sabiona e la Valle Isarco

Nel cuore dell’Alto Adige, sospeso su uno sperone roccioso che domina il borgo di Chiusa, si erge il Monastero di Sabiona, conosciuto anche come “l’Acropoli del Tirolo”. È uno dei luoghi spirituali più antichi dell’arco alpino e un simbolo della profonda connessione tra fede e natura che caratterizza questa regione.

Il monastero, fondato intorno al V secolo, divenne nei secoli un importante centro religioso, oggi abitato da una piccola comunità di monache benedettine. Per raggiungerlo, potete lasciare il vostro camper nei pressi del centro di Chiusa e imboccare il sentiero del pellegrino, un percorso panoramico che si arrampica tra i vigneti della Valle Isarco. La camminata è breve ma intensa, e ad ogni tornante si apre una vista mozzafiato sulle Dolomiti e sulle torri medievali del borgo sottostante.

Una volta in cima, l’atmosfera cambia: il silenzio, il profumo dei pini e il suono delle campane creano una sensazione di pace profonda. Potete visitare le chiesette romaniche di San Giovanni, Santa Croce e Nostra Signora, e passeggiare nei cortili interni del complesso, da cui si gode una vista spettacolare sulla valle.

Per completare il viaggio, lasciatevi conquistare dai sapori locali: i canederli allo speck, il gulasch di cervo, il formaggio grigio della Valle Aurina e, naturalmente, un bicchiere di Gewürztraminer, uno dei vini bianchi più profumati del mondo.

Liguria – Il Monastero di San Fruttuoso e la magia di Portofino

La Liguria è una terra sospesa tra mare e montagna, dove i profumi della macchia mediterranea si mescolano alla salsedine e ai colori accesi delle case liguri. In questo scenario da cartolina si nasconde un luogo unico, raggiungibile solo a piedi o via mare: l’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte. Situato in una piccola insenatura del Parco di Portofino, tra Camogli e Portofino, è uno dei gioielli più suggestivi della costa ligure e una meta perfetta per chi ama i viaggi in camper all’insegna della natura e della scoperta.

Questo antico monastero benedettino, risalente all’VIII secolo, sorge proprio sulla spiaggia, incastonato tra le rocce e il mare. Le sue arcate in pietra sembrano emergere direttamente dalle acque turchesi del Golfo Paradiso, regalando una vista mozzafiato che cambia colore con la luce del giorno. All’interno, potete visitare la chiesa di San Fruttuoso, il chiostro medievale e la torre dei Doria, una costruzione difensiva del XVI secolo voluta dalla celebre famiglia genovese. Ogni ambiente racconta storie di monaci, pescatori e marinai che per secoli hanno vissuto in armonia con la natura selvaggia di questo tratto di costa.

Ovviamente, il viaggio non sarebbe completo senza una tappa gastronomica: assaggiate la focaccia di Recco appena sfornata, le trofie al pesto genovese o una fetta di torta pasqualina, perfette da gustare davanti al mare dopo una giornata di esplorazione.

Lazio – L’Abbazia di Montecassino e i sentieri della Ciociaria

Il Lazio, terra di contrasti e di storia millenaria, nasconde nel suo entroterra alcuni dei luoghi spirituali più affascinanti d’Italia. Tra questi spicca l’Abbazia di Montecassino, simbolo di rinascita e di fede, che domina dall’alto la valle del Liri e la Ciociaria.

Fondata nel VI secolo da San Benedetto da Norcia, padre del monachesimo occidentale, l’Abbazia di Montecassino è uno dei monasteri più importanti d’Europa. Nei secoli è stata distrutta e ricostruita più volte — l’ultima durante la Seconda guerra mondiale — ma ogni volta è risorta dalle proprie rovine, come un simbolo potente di resilienza e di pace. Oggi, la sua architettura maestosa e i panorami che si aprono dalle sue terrazze tolgono il fiato: dall’alto si abbraccia l’intera valle, tra colline boscose e borghi che sembrano sospesi nel tempo.

All’interno del complesso monastico si possono visitare la Basilica di San Benedetto, il Chiostro del Bramante, la Biblioteca e il Museo dell’Abbazia, che custodisce manoscritti antichi, codici miniati e opere d’arte di straordinario valore. Ogni pietra racconta la storia di un luogo che, per secoli, è stato un faro di sapere e spiritualità. 

Prima di ripartire, non dimenticatevi di gustare i piatti locali. La Ciociaria è una terra generosa, dove la cucina conserva le radici della tradizione contadina. Provate le fettuccine ai funghi porcini, la pasta all’amatriciana o le sagne e fagioli, piatti semplici e ricchi di gusto. Non mancate di assaggiare le olive di Gaeta, i formaggi stagionati come il pecorino di Picinisco e, per finire in dolcezza, un ciambellone rustico o le ciambelle al vino.

Marche – L’Eremo di Fonte Avellana e la bellezza del Monte Catria

Nel cuore delle Marche, dove le montagne si incontrano con le dolci colline e i boschi si aprono su panorami infiniti, sorge il Monastero di Fonte Avellana. Ai piedi del Monte Catria, immerso in un paesaggio di faggi e sorgenti cristalline, questo antico monastero è una tappa perfetta per chi viaggia in camper, roulotte o furgonato alla ricerca di silenzio, natura e autenticità.

Fondato intorno all’anno 1000 da San Romualdo, l’eremo divenne presto un importante centro monastico e culturale. Nel corso dei secoli, Fonte Avellana è stato un rifugio per monaci, pellegrini e studiosi, tra cui Dante Alighieri, che lo cita nella Divina Commedia definendolo un luogo di contemplazione e sapienza.

Potete parcheggiare il vostro camper vicino al borgo di Serra Sant’Abbondio, punto di partenza per la visita, e proseguire a piedi lungo il sentiero che conduce al complesso monastico.

Il monastero, interamente costruito in pietra locale, si integra perfettamente nel paesaggio circostante, quasi come se fosse nato dalla montagna stessa. All’interno si respira un’atmosfera di profonda serenità: la chiesa romanica, lo scriptorium dove i monaci amanuensi copiavano i testi medievali e il chiostro invitano a rallentare e ad ascoltare il proprio respiro. Dalle terrazze dell’eremo si apre una vista mozzafiato sulla valle del Cesano, che al tramonto si tinge di sfumature dorate e rosate.

Dopo una giornata di cammino, concedetevi un piatto di tagliatelle al tartufo nero di Acqualagna, un po’ di crescia sfogliata appena fatta o un tagliere di salumi e formaggi locali, accompagnati da un bicchiere di Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Abruzzo – L’Eremo di San Bartolomeo in Legio e la Majella

L’Abruzzo è una regione di montagne maestose, boschi e borghi di pietra sospesi nel tempo. È un luogo dove la natura si fonde con la spiritualità, creando un’atmosfera quasi mistica che accompagna ogni passo. Tra i suoi tesori più nascosti si trova l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, incastonato nella roccia del Parco Nazionale della Majella.

L’eremo si trova nel comune di Roccamorice, in provincia di Pescara, e fu costruito tra l’XI e il XIII secolo dai monaci eremiti che cercavano isolamento e silenzio per dedicarsi alla preghiera. È un luogo straordinario: la piccola chiesa e le celle dei monaci sono letteralmente scavate nella parete di roccia calcarea, sospese a picco sulla valle sottostante. Raggiungerlo è un’esperienza unica: dal parcheggio, un sentiero di circa mezz’ora di cammino si snoda tra alberi, scalinate naturali e passaggi nella pietra, fino ad aprirsi su una terrazza naturale che offre una vista mozzafiato sul vallone di Santo Spirito.

L’interno è semplice, spoglio, ma carico di significato: pareti grezze, una piccola abside e un altare. Ogni anno, il 25 agosto, i pellegrini salgono fin quassù per la festa di San Bartolomeo, portando con sé amuleti e piccoli ex voto da bagnare con l’acqua che sgorga dalla sorgente sacra accanto all’eremo. È una tradizione antichissima, che lega ancora oggi la fede alla natura.

E come sempre, anche in Abruzzo non può mancare un momento dedicato alla cucina, semplice ma straordinariamente gustosa. Concedetevi un piatto di arrosticini cotti alla brace, accompagnati da un calice di Montepulciano d’Abruzzo. Oppure assaggiate la ventricina, i maccheroni alla chitarra e il pecorino stagionato, prodotti che racchiudono la vera anima di questa terra forte e gentile.

Puglia – L’Abbazia di Santa Maria di Pulsano e i panorami del Gargano

All’estremo nord della Puglia, là dove le montagne si tuffano nel mare Adriatico e le foreste profumano di mirto e di pini, sorge uno dei luoghi più spettacolari e spirituali d’Italia: l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. Arroccata tra i dirupi calcarei del Gargano, a pochi chilometri da Monte Sant’Angelo, questa abbazia quasi millenaria è una tappa imperdibile per chi ama viaggiare in camper alla scoperta di paesaggi selvaggi e luoghi che raccontano secoli di fede e silenzio.

Fondata nel 1129 dai monaci benedettini su un antico insediamento eremitico, l’abbazia domina dall’alto una gola profonda, circondata da grotte naturali e da una vegetazione tipicamente mediterranea.
L’Abbazia di Santa Maria di Pulsano è ancora oggi abitata da una piccola comunità monastica che custodisce la pace e la spiritualità di questo luogo. Qui regna il silenzio, rotto solo dal canto del vento e dal rintocco delle campane. Entrare nel complesso significa fare un passo indietro nel tempo: la chiesa romanica, con i suoi affreschi, e le grotte eremitiche scavate nella roccia testimoniano una tradizione spirituale antichissima. Dalla terrazza panoramica lo sguardo abbraccia l’intera valle e, nelle giornate limpide, arriva fino al mare Adriatico.

Naturalmente, come in tutta la Puglia, il viaggio si intreccia con la scoperta di sapori straordinari. Provate le orecchiette alle cime di rapa, simbolo della cucina pugliese, o il pane di Monte Sant’Angelo, cotto nei forni a legna, croccante fuori e morbido dentro. Non mancano i formaggi tipici come la mozzarella di bufala pugliese o il caciocavallo podolico, perfetti da gustare all’aperto, davanti a un tramonto che incendia il mare.

Conclusione

Un viaggio in camper tra i monasteri e gli eremi d’Italia è un modo diverso di vivere il Paese: lontano dal turismo di massa, vicino alla natura, e in sintonia con voi stessi.
Ogni sosta diventa un’occasione per riflettere, ammirare e respirare la bellezza del silenzio.

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